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La Biblioteca Muratori di Cavalese è un luogo in cui si fa memoria del desiderio dell’uomo di custodire e divulgare il sapere. Fondata nel 1756 da don Gian Pietro Muratori, sacerdote originario di Cavalese, ha fin dalla sua origine la caratteristica di essere un luogo aperto a chi avesse la voglia e la capacità di erudirsi. Essa, infatti, nasce come biblioteca pubblica disciplinata da norme precise raccolte in un Regolamento. Ciò non di meno nella Cavalese del ‘700 era possibile studiare e approfondire molte materie quali la storia, la geografia, le scienze religiose, il diritto, la letteratura e le scienze naturali ed era possibile farlo liberamente. L’idea della “Libraria” (definizione del fondatore) matura nel Muratori attraverso la frequentazione con i maggiori esponenti del mondo culturale di Rovereto, ed in particolare dall’amicizia e dal confronto con Girolamo Tartatotti e Clementino Vannetti. Egli, infatti per molti anni fu parroco di Isera e grazie a questo incarico poté avvicinare un mondo di idee stimolanti e fare propria la sfida di aprire una biblioteca pubblica in una valle di periferia.