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deputato a riscuotere le tasse e amministrare la giustizia, venne in seguito utilizzato anche come residenza estiva dagli stessi presuli trentini che s’impegnarono in importanti campagne di ampliamento ed abbellimento della struttura. Le più importanti furono quelle di Bernardo Clesio (1514 - 1539) e Cristoforo Madruzzo (1539 - 1567) che, tra il 1537 e il 1540, diedero avvio ad un organico programma di rinnovamento dell'edificio coinvolgendo la bottega del vicentino Marcello Fogolino (1480 ca. - post 1548).
ottocentesche caratterizzate da innumerevoli incisioni che ci tramandano le vite, i ricordi e le condanne dei detenuti.