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Domani  taglio del nastro  per il nuovo
stabilimento Felicetti in Val di Fiemme
Un investimento di oltre 40 milioni di euro per potenziare la capacità produttiva e continuare a crescere nella fascia alta del mercato in Italia e all’estero. Obiettivo: superare il tetto dei 60 milioni di ricavi nel 2024



Castello-Molina di Fiemme (Trento), 6 maggio 2022. È un gioiello di architettura industriale sostenibile quello inaugurato nel cuore della val di Fiemme da Felicetti, storica azienda delle Dolomiti, ai primi posti nel segmento emergente delle paste di grano duro di alta qualità e biologiche. Immerso in un panorama mozzafiato, il nuovo comparto produttivo (il secondo dell’azienda, dopo quello storico di Predazzo) nasce con la missione di produrre pasta artigianale ad alto contenuto tecnologico, per dare slancio a un piano di sviluppo ambizioso, che prevede, per i prossimi tre anni, una crescita costante a due cifre, per superare i 60 milioni di ricavi netti nel 2024 (dai 41,5 milioni di fatturato realizzati nel 2021).

«In una congiuntura particolarmente difficile, nella quale stiamo assistendo a continue impennate dei prezzi delle materie e di altri fattori di produzione, come energia e trasporti – spiega Riccardo Felicetti, ad dell’azienda di famiglia – stiamo cercando di allargare ulteriormente il varco che abbiamo aperto insieme alla nostra filiera biologica 100% italiana, puntando all’estero e in Italia sui segmenti di alta qualità. Una strategia che fino ad oggi ci ha premiato. Il nuovo stabilimento ci consente di potenziare la capacità produttiva, che passa dalle 20 mila alle 35-40 mila tonnellate annue, anche se la struttura è progettata per sostenere, in prospettiva, ulteriori ampliamenti».

L’investimento sul sito produttivo è decisamente importante: oltre 40 milioni di euro, stanziati per una parte consistente, superiore ai 2/3, grazie a un’operazione organizzata da Sparkasse, che ha portato all’ingresso nel capitale dell’azienda familiare di un nuovo socio di minoranza – Isa, Istituto Atesino di Sviluppo – e in parte con risorse generate dalla crescita per linee interne. L’area su cui sorge il complesso industriale è stata messa a disposizione grazie a un accordo di cessione siglato con Trentino Sviluppo, la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Castello Molina di Fiemme. Il cantiere, aperto nel marzo 2019, si è chiuso nel gennaio 2022 a conclusione dei test di produzione.

L’inaugurazione ufficiale è in programma domani, sabato 7 maggio, alla presenza delle autorità; domenica 8 maggio lo stabilimento aprirà le porte agli abitanti della Valle, per una visita di scoperta del nuovo insediamento produttivo. Per la cerimonia del taglio del nastro sono attesi il sindaco di Castello-Molina di Fiemme Marco Larger, il Presidente della Comunità di Valle Giovanni Zanon e il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

I numeri dello stabilimento
Fortemente improntato alla sostenibilità energetica – perché alimentato da un impianto di trigenerazione progettato per coprire l’intero fabbisogno dello stabilimento – il complesso industriale porta la firma dello studio Rwa (Ruffo Wolf associati di Rovereto), che ha risposto alle sollecitazioni della proprietà dando fisionomia, sostanza e funzionalità a una visione che la famiglia Felicetti ha maturato generazione dopo generazione: realizzare un pastificio tanto evoluto da impiegare il massimo delle tecnologie disponibili per preservare la qualità originaria delle materie prime, senza mai tradire il territorio. In sostanza, innovazione spinta e know how centenario messi al servizio di una produzione che, per sua natura, deve dialogare costantemente con l’ambiente circostante, impiegando rispettosamente le risorse naturali, a cominciare dall’acqua sorgiva per gli impasti e l’aria delle Dolomiti per l’essiccazione.
Il risultato è un complesso industriale dai prospetti ispirati alla falesia che domina il sito: una sequenza di monoliti dalla superficie sfaccettata e prismatica come i porfidi della valle, soggetta a una continua variabilità dovuta alle diverse condizioni di luce e di inclinazione del sole.
Uno stabilimento immerso nell’ambiente, con numeri importanti: l’area su cui sorge il complesso industriale occupa una superficie di 16.500 mq, di cui 8.700 coperti; di questi, 1.250 mq sono destinati alla produzione, 2.500 mq al confezionamento e altri 1.500 mq a uffici e servizi; lo spazio maggiore è riservato alla movimentazione: oltre 3.000 i mq occupati dal magazzino automatico interno, cui si aggiungono 6.000 mq per le aree esterne di manovra.
Il sito di Molina, che attualmente dà lavoro a 30 persone, ha portato l’organico complessivo di Felicetti a 117 unità.

Fondato nel 1908, il Pastificio Felicetti è una società per azioni ancora saldamente nelle mani della famiglia del fondatore, che da quattro generazioni porta avanti una produzione di specializzazione nell’alta Val di Fiemme. E se la montagna e i climi estremi sono ora ingredienti ricercati e apprezzati dai gourmet di tutto il mondo, non era lo stesso nei primi anni del Novecento, quando Valentino Felicetti ebbe l’intuizione che l’acqua di sorgente e l’aria d’alta quota potessero conferire alla pasta di grano duro un sapore distintivo. Un esperimento imprenditoriale da cui è nata una dinastia di pastai tra le Dolomiti e un percorso produttivo di ricerca che, in oltre un secolo, ha conosciuto molti epigoni e aperto un nuovo segmento di mercato: quello delle paste di montagna. Ancora oggi è l’unico pastificio in Europa situato sopra i 1.000 metri di altitudine.

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