La Biblioteca Muratori di Cavalese è un luogo in cui si fa memoria del desiderio dell’uomo di custodire e divulgare il sapere. Fondata nel 1756 da don Gian Pietro Muratori, sacerdote originario di Cavalese, ha fin dalla sua origine la caratteristica di essere un luogo aperto a chi avesse la voglia e la capacità di erudirsi. Essa, infatti, nasce come biblioteca pubblica disciplinata da norme precise raccolte in un Regolamento. Ciò non di meno nella Cavalese del ‘700 era possibile studiare e approfondire molte materie quali la storia, la geografia, le scienze religiose, il diritto, la letteratura e le scienze naturali ed era possibile farlo liberamente. L’idea della “Libraria” (definizione del fondatore) matura nel Muratori attraverso la frequentazione con i maggiori esponenti del mondo culturale di Rovereto, ed in particolare dall’amicizia e dal confronto con Girolamo Tartatotti e Clementino Vannetti. Egli, infatti per molti anni fu parroco di Isera e grazie a questo incarico poté avvicinare un mondo di idee stimolanti e fare propria la sfida di aprire una biblioteca pubblica in una valle di periferia.
La “Libraria” è nata da un progetto ambizioso e non privo di sacrifici per il fondatore. Egli, infatti, si impose un regime di grande economia per poter mantenere e acquisire i volumi, molti dei quali sono stati acquistati “usati” o in edizione economica. Curò personalmente il catalogo, gli arredi e il Regolamento attraverso il quale sono state codificate le norme che stabilivano le modalità di conservazione e di consultazione dei libri. I volumi sono per lo più databili tra il 1500 e il 1700. Il Muratori eresse un beneficio per garantire una rendita a un cappellano con funzione di bibliotecario. Gli atti attestanti il beneficio, la documentazione inerente il catalogo e il regolamento sono stati raccolti e conservati dal sacerdote Giuseppe Pasquale Riccabona, esecutore testamentario del Muratori. Gli originali sono custoditi nella Biblioteca.
Per molti anni la Biblioteca è rimasta chiusa, conservando tra le sue mura pressoché integralmente il suo prezioso patrimonio. Attualmente è di proprietà della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cavalese. Ancora oggi è collocata nella sua sede settecentesca: una piccola sala rimasta inalterata, sebbene l’edificio che la ospita sia stato, negli anni Ottanta del secolo scorso, oggetto di un restauro che ne ha alterato sostanzialmente le caratteristiche. Ecco dunque, che all’interno di uno stabile assimilabile a un moderno condominio è conservata pressoché intatta una biblioteca settecentesca, completa degli arredi originali e, cosa ben più importante, del patrimonio librario. Così come è stata pensata, voluta e realizzata dal suo fondatore, la “Libraria“ è visibile anche oggi. Nel 2007 la Sopraintendenza ai Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento ha pubblicato il catalogo a cura di Laura Bragagna e Mauro Hausbergher. Le visite alla Biblioteca si possono effettuare solo su appuntamento.
Dove:Via Muratori, 5 - 38033 - Cavalese (TN)
Periodo di apertura e orario:tutto l’anno - ingresso e visite guidate solo su prenotazione per gruppi con un numero massimo di 8 persone.
Nei mesi di luglio e agosto, ogni sabato pomeriggio, alle ore 15.30 e alle ore 16.30: visite guidate con prenotazione obbligatoria presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme.