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Varena ha voluto rendere omaggio a un suo illustre concittadino allestendo un piccolo museo che raccontasse, a residenti e turisti, la vita e il percorso artistico di Antonio Longo (1742-1820), sacerdote e prolifico pittore attivo in numerose chiese della Val di Fiemme e del Trentino.
Nel 1780 il Longo si trasferì a Roma dove assunse l’incarico di cappellano della chiesa di Santa Maria dell’Anima, frequentò i corsi dell’accademia del nudo e conobbe artisti di fama come Anton Raphael Mengs, Pompeo Batoni e Anton von Maron. Nel 1798 tornò a Varena, dove gli fu affidata la curazia del luogo. In valle, nel primo decennio dell’Ottocento, maturò varie esperienze in campo architettonico, attraverso interventi su edifici di culto preesistenti.
