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E' in stampa anche quest'anno il calendario
Trensdolomites 2025
Il calendario 2025 ospita documenti fotografici di alta qualità che raffigurano alcune realtà di ferrovie panoramiche delle Alpi che abbiamo potuto pubblicare grazie all’appassionata collaborazione che ci è stata concessa dalle società ferroviarie di Francia, Svizzera, Austria, Italia ed il supporto degli sponsor che economicamente ci hanno supportato nell’affrontare le spese di pubblicazione.



Come da tradizione da qualche anno a questa parte, il calendario ferroviario di Transdolomites rientra come azione di autofinanziamento e come strumento di promozione culturale del ruolo che la ferrovia riveste negli ambienti alpini. L’indotto che la ferrovia genera lo si può dimostrare per le tratte in esercizio ma ha altrettanta importanza se il nostro ragionamento si sposta nella direzione di auspicabili nuove progettazioni ferroviarie che come nel caso del Trentino riguardano l’auspicata ferrovia per il Lago di Garda e Ferrovia Avisio quest’ultima da intendersi come ferrovia di montagna in un ambiente dolomitico che ospita siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità.

Ferrovia per la mobilità dei residenti ed allo stesso tempo ferrovia per la mobilità dei turisti. E quest’ultimi come dimostrano i dati che vengono pubblicati in Italia ed all’estero mettono in evidenza la crescita esponenziale dell’utilizzo del treno negli spostamenti e come il turismo sempre più sia la voce che permette di ripagare i costi di esercizio.
Ferrovia non è solo infrastruttura ma strumento di lavoro che declina il ruolo del treno con un’offerta di mobilità diversificata.

Il potenziale del turismo ferroviario in Italia è in netta crescita, con una previsione di oltre 75 milioni di viaggiatori provenienti dall’estero nel 2023, e un’attenzione particolare da parte dell’Asia.
I treni storico-turistici scelti dai turisti generano un effetto moltiplicatore, contribuendo alla crescita economica delle aree interne in Italia ed assieme ai treni turistici guidano i viaggiatori alla scoperta delle meraviglie dell’Italia in modo sostenibile e coinvolgente.
Un recente studio condotto dall’Università Bocconi di Milano per conto della Fondazione FS ha dimostrato il notevole impatto positivo del turismo ferroviario sulle aree interne del Paese.
“Ogni euro speso dai viaggiatori nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico genera un effetto moltiplicatore, con il turista che spende almeno 1,50 euro e fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dal territorio attraversato.”

La rinascita prepotente del viaggio in treno si traduce anche nella riattivazione di linee ferroviarie dismesse nei decenni passati. Ad es. il progetto” Binari senza tempo “lanciato da Fondazione Fs è cresciuto negli anni, conquistando un numero crescente di estimatori. Si tratta di circa 600 chilometri di strada ferrata caduti in disuso perché poco appetibili per il trasporto regolare di persone e merci, ma che hanno molto da offrire: percorrendo il loro tracciato si possono ammirare panorami unici, in zone d’Italia da riscoprire e aprire al turismo.
Il fenomeno non è solo italiano: “Nell’Unione Europea il treno continua a piacere, come evidenziano i dati. Sarà perché si può contare su 200mila km di linee, (inclusi più di 11mila e 600 km di linee ad alta velocità) ma anche perché l’UE propone servizi e proposte per tutte le età e per tutti gli interessi, e mette in evidenza i diritti dei passeggeri ferroviari.

Sebbene prima della pandemia, tra il 2015 e il 2019, si era raggiunto un incremento del 10,2%, quando è stato registrato un picco di 414 miliardi di passeggeri-chilometro (pkm), nel 2022 – dopo il calo del 2020 – il trasporto passeggeri su rotaia nell’UE è aumentato del 50,9% rispetto al 2021, raggiungendo una performance di 393 miliardi di pkm (Fonte: Eurostat). L’aumento più elevato nel 2022 rispetto al 2019 tra gli Stati membri europei è stato registrato dalla Slovenia (+12,6%), seguita da Croazia (+12,2%), Francia e Lituania (entrambe +6,5%), Bulgaria (+5,3%) e Danimarca (+3,3%). E l’Italia? Eurostat segnala che le crescite più elevate sono state registrate dal nostro Paese e da Spagna e Irlanda. I tre paesi sono più che raddoppiati dal 2020 al 2022. Fonte https://wisesociety.it/piaceri-e-societa/viaggiare-in-treno-in-europa-nuovi-servizi/
Queste informazioni non solo dimostrano cosa significhi poter contare sulla presenza di una ferrovia nel proprio territorio ma allo stesso tempo dovrebbe indurre a ragionare al prezzo che pagano i territori per l’essere privi di ferrovia.

A fornire lo scenario del ruolo vincente della ferrovia proprio vicino a casa nostra è la Ferrovia Retica in Engadina. La Ferrovia retica genera ogni anno in tutta la Svizzera un valore aggiunto di 860 milioni di franchi, di cui 446 milioni nei Grigioni. Sono impressionati i risultati descritti nello studio commissionato alla società di consulenza Ebp che ha una delle sue sedi a Zurigo in Svizzera la quale per incarico della Ferrovia retica (RhB), ha effettuato uno studio sulla creazione di valore aziendale. Nello studio non sono state prese in considerazione le spese degli ospiti che viaggiano con il trenino rosso nelle destinazioni turistiche, fra cui Tirano che vive – e tutti ne sono consapevoli – del traino del trenino rosso.
Secondo la ricerca effettuata, in tutta la Svizzera circa 5.800 posti a tempo pieno sono collegati direttamente o indirettamente alla RhB. Lo studio sul valore aggiunto della compagnia ferroviaria integra lo studio in precedenza commissionato dall’Ufficio per l’economia e il turismo, che analizza la creazione di valore del turismo in tutto il Cantone dei Grigioni. La conclusione di Ebp è chiara: le Ferrovie retiche sono una parte importante del sistema economico e turistico nel Canton Grigioni ma anche di Tirano e della Media Valle, visto che i passeggeri pernottano dall’Alta Valle al Sondriese prima o dopo il viaggio.

«I 446 milioni di franchi di valore aggiunto lordo complessivo generato nei Grigioni nel 2023 sono suddivisi in 247 milioni di franchi come valore aggiunto diretto, derivante direttamente dalle attività di RhB e 199 milioni come valore aggiunto indiretto derivante dalla collaborazione con fornitori e prestatori di servizi. Le attività della RhB generano, inoltre, importanti posti di lavoro nel Canton Grigioni. Complessivamente, nei Grigioni circa 2.907 posti a tempo pieno sono collegati direttamente e indirettamente alla FR. Questi posti di lavoro sono ripartiti tra diversi settori, ad esempio il settore dei trasporti pubblici, l’edilizia e vari servizi».

Se, poi spalmiamo la ricerca su tutta la Svizzera, le attività della RHB generano un valore aggiunto diretto e indiretto pari a 860 milioni di franchi. Ai 2.907 posti a tempo pieno nei Grigioni si aggiungono altri circa 2.929 posti a tempo pieno creati in tutta la Svizzera. Queste cifre sottolineano il ruolo della RHB come motore economico e datore di lavoro importante, che dà impulsi positivi non solo nei Grigioni ma anche in altre parti della Confederazione.
Ricerche alla mano come quelle condotte dall’Istituto di ricerca di Zurigo e foto alla mano con il calendario di Transdolomites siamo nelle condizioni di affermare che il vero prezzo da pagare nel tempo non la costruzione di una linea ferroviaria ma l’esserne privi. E più andiamo avanti negli anni maggiore è la crescita esponenziale del costo della “Non ferrovia”

Segreteria organizzativa e informazioni:
Massimo Girardi - Associazione Transdolomites - cell 320.4039769

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